Esempi di argomentazione in tema di Attendibilità Intrinseca
Le dichiarazioni di un testimone vengono valutate utilizzando i criteri dell’attendibilità intrinseca quando non esiste la possibilità di avere riscontri esterni relativamente ai contenuti della narrazione.
Una dichiarazione viene considerata attendibile quando presenta una serie di caratteristiche qualitative quali la verosimiglianza, la coerenza, la logicità, la quantità di dettagli spaziali e temporali etc.
Molte volte, però, le valutazioni confliggono con i dati scientifici in tema di ricordo del testimone e il confronto con i dati scientifici può aiutare ad identificare le criticità presenti nel flusso argomentativo della valutazione della attendibilità.
Ad esempio prendiamo questa motivazione di una sentenza che riguarda una giovane che ricorda in età adolescenziale un abuso subito quando aveva 7-8 anni dopo un periodo di assenza di ricordo.
Nella sentenza questo aspetto viene così espresso:
Tale giudizio (di attendibilità) è anzitutto avvalorato dalle modalità di emersione degli abusi subiti dalla persona offesa. […] è riaffiorato il ricordo degli abusi […][…] la persona offesa ha accantonato il ricordo degli abusi fino all’emersione in occasione del primo rapporto sessuale.
Dal punto di vista scientifico NON ESISTE la riemersione di un ricordo in origine soppresso intenzionalmente. Esemplificando, una persona che ha trascorso la vacanza in Sardegna non potrà mai sopprimere questo ricordo intenzionalmente. L’amnesizzazione intenzionale attiva non esiste.. La soppressione dei ricordi è stata definita dal più importante studioso delle memorie traumatiche come “Folklore psichiatrico” (McNally. (2006). The Science and Folklore of Traumatic Amnesia. Clinical Psychology, Vol 1, p. 29-33).
E’ quindi importante verificare se le argomentazioni in tema di attendibilità intrinseca stanno mappando delle tematiche sulle quali ci sono dati scientifici consolidati.
