Gli errori di ragionamento giuridico e il Teorema di Bayes
La psicologia dei processi decisionali studia i meccanismi utilizzati da un decisore umano nell’effettuare un scelta in condizioni di incertezza, quando i dati sono incompleti e non disponibili in formato numerico ma verbale.
Il processo penale è una delle situazioni nelle quali i dati sono solitamente incompleti, molte volte conflittuali e con molteplici interpretazioni ed inoltre i valori di ogni fatto od ipotesi non sono espressi mediante numeri (es. una probabilità dell’ 89%) ma sono espresse verbalmente (es. è possibile che…; è molto probabile che…).
Le distorsioni nel processo decisionale sono identificate da uno scostamento rispetto al ragionamento ottimale normativo che si ottiene dalla applicazione del Teorema di Bayes. Il Teorema di Bayes è uno dei teoremi fondamentali della statistica e intuitivamente regola il livello di confidenza in una conclusione sulla base di nuove informazioni che entrano in campo le quali contribuiscono a modificare il convincimento.
Ogni ragionamento ottimale cioè razionale deve conformarsi alle previsioni del Teorema di Bayes e quindi le distorsioni sistematiche nella decisione vengono identificate proprio dal loro scostamento rispetto alle conclusioni ottimali dettate dal Teorema di Bayes.
Espresso in forma verbale il Teorema di Bayes regola l’aggiornamento delle informazioni che mano a mano entrano nell’alveo del processo. Il fatto, ad esempio, di sapere che un testimone ha una condanna per falsa testimonianza permette di modificare l’originaria credibilità attribuita alle sue dichiarazioni.