L'amnesia di Rudolph Hess al processo di Norimberga
Rudolph Hess, gerarca nazista processato a Norimberga, durante il processo si è dichiarato incapace di rendere testimonianza sui fatti di interesse in quanto, così diceva, aveva sviluppato una amnesia. Un collegio peritale confermava (erroneamente) la genuinità di tale amnesia per poi trovarsi in imbarazzo quando Hess dichiarava di aver simulato la sua amnesia.
“Sig. Presidente, vorrei dire questo […] D’ora in avanti la mia memoria risponderà nuovamente al mondo esterno. Le ragioni della simulazione di perdita di memoria erano di natura tattica. Solo la mia abilità di concentrazione si è, di fatto, piuttosto ridotta. Ma la mia capacità di partecipare il processo, di difendermi, di fare domande ai test, o di rispondere alle domande da solo non è stata minimamente intaccata […] Ho inoltre simulato la perdita di memoria anche nei consulti con l’avvocato difensore assegnatomi.”
Questo caso può considerarsi rappresentativo della difficoltà di identificare il simulatore di amnesia utilizzando solamente il colloquio clinico. Per questo motivo sono state sviluppate una molteplicità di metodologie idonee a smascherare il simulatore di amnesia.
Di seguito l’estratto di una parte del colloquio dove veniva messo a confronto con Göring per verificare il suo grado di ricordo:
Hermann Göring: Non mi riconosci?
Rudolph Hess: Chi sei?
Hermann Göring: Dovresti riconoscermi. Siamo stati insieme per anni.
Rudolph Hess: Deve essere stato nel periodo di cui parla il libro che mi hanno fatto vedere questa mattina. Ho perso la memoria da un po’ di tempo, specialmente adesso, prima del processo. E’ terribile, ma il medico dice che mi tornerà.
Hermann Göring: Non mi riconosci? Tu non mi riconosci? Aspetta un momento, ti ricordi il signor Messerschmitt? Tu lo conoscevi bene. Ha conosciuto tutti i nostri caccia, e ti ha anche dato l’aereo che io avevo rifiutato, quello con cui sei volato in Inghilterra. Il signor Messerschmitt te lo ha dato a mia insaputa.
Rudolph Hess: No, è tutto nero, è tutto nero, tutto cancellato. Risale tutto a più di quattordici giorni fa e, anche di questo, ho solo un ricordo vago, niente di preciso. Mi hanno detto che persone che hanno sofferto molto durante la guerra possono avere attacchi di questo genere.
Hermann Göring: Ti ricordi che è cominciata la guerra?
Rudolph Hess: So che c’è stata una guerra, ma non so com’è successo.
Hermann Göring: Ti ricordi che hai pilotato un aereo, proprio tu in questa guerra, e sei volato in Inghilterra?
Rudolph Hess: No.
Hermann Göring: Hai usato un Messerschmitt. Ricordi che hai scritto una lunga lettera al Führer ?
Rudolph Hess: Su cosa?
Hermann Göring: Su quello che avevi intenzione di fare in Inghilterra, sul fatto che avresti creato le condizioni per la pace.
Rudolph Hess: Non ne ho idea.
Hermann Göring: Ne ho abbastanza. Non so cos’altro chiedergli.
Analizzando questa interazione alla luce delle attuali conoscenze della neuropsicologia risulta chiaro che Rudolph Hess non poteva avere una amnesia retrograda genuina. L’amnesia retrograda è un disordine della memoria autobiografica che nella sua forma psicogena (causata cioè da cause psicologiche e non neurologiche) è piuttosto rara. L’amnesia retrograda non è accompagnata da compromissioni ad altri tipi di memoria, ad esempio quella procedurale (ricordarsi di aver guidato un aereo). Inoltre l’amnesia retrograda genuina, a parte rari casi, non è accompagnata da deficit di riconoscimento di facce note (prosopagnosia).