Based in Sydney, Australia, Foundry is a blog by Rebecca Thao. Her posts explore modern architecture through photos and quotes by influential architects, engineers, and artists.

Il testimone sicuro ed insicuro

Il testimone sicuro ed insicuro

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Succede regolarmente che in un esame del testimone gli venga chiesto di valutare il grado di fiducia che ha in un suo determinato ricordo (molto sicuro, sicuro, incerto, molto incerto). E’ prassi valutativa che il ricordo certo sia considerato più accurato di un ricordo incerto e Pubblici Ministeri e difensori hanno nei loro schemi d’esame la richiesta al testimone di valutare il grado di sicurezza, confidenza/fiducia che attribuiscono al loro ricordo. Se il testimone afferma di essere certo o incerto ci sarà una parte contenta ed una scontenta di questo risultato che comunque di sicuro sarà valorizzato.

La teoria implicita del ricordo di un testimone  utilizzata in questo caso è che un ricordo sicuro sia più accurato di uno meno sicuro.

Esistono dati scientifici a supporto di questa teoria implicita che afferma la possibilità di ricavare l’accuratezza della sicurezza con cui un testimone stima il suo ricordo?

Fortunatamente sono stati fatti dei lavori, i cui risultati sono riportati nella figura che segue, che sono confortanti sotto questo punto di vista. Odinot e collaboratori (2012) richiedevano ai soggetti che erano esposti ad un video di un crimine di ricordare i dettagli visti e contemporaneamente di valutare il grado di fiducia soggettiva nel loro ricordo (quanto erano cioè sicuri che quanto riferito fosse accurato).

Il dato è stato replicato svariate volte. Ad esempio, Kebbel (2009) hanno mostrato ai soggetti/testimoni un breve video di un omicidio commesso da una donna ai danni di un uomo. A seguire venivano fatte delle domande aperte(non suggestive) e la riposta era seguita da un giudizio di fiducia sulla propria risposta su una scala da 1 a 10. I giudizi “assolutamente sicuri” davano origine a risposte accurate in oltre il 95% dei casi. Di rilievo è il fatto che le risposte corrette avevano una media di certezza pari a 7.1/10 mentre quelle errate di 2.79/10.

E’ quindi possibile, così dicono queste ricerche, fare delle inferenze, scientificamente fondate, in merito alla accuratezza di un ricordo sulla base della fiducia soggettiva che il testimone ripone su quanto riferito. Questi dati dimostrano come  il criterio della certezza nel recupero del ricordo può considerarsi una buona approssimazione della accuratezza.

In breve, i ricordi ripetuti in modo consistente e che hanno un elevato grado di certezza, sono anche quelli più accurati. Inoltre la sicurezza nella risposta è più correlata della consistenza con l’accuratezza. In altre parole, l’accuratezza nel ricordo si prevede meglio dalla sicurezza del testimone rispetto alla sua consistenza.

Il testimone sicuro ed insicuro

giuseppe.sartori@unipd.it

La coerenza delle dichiarazioni

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Incoerenza ed accuratezza

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